MAINZ NELLA STORIA

 

MAGONZA E I ROMANI

 

La città fu fondata dai Romani nell’anno 13. a. C., ossia 2000 anni fa.

Già prima di Cristo c’erano a Magonza militari e civili provenienti dalla nostra penisola. Nella raccolta di Stele (Lapidi tombali) del Landes Musueum si trovano nomi di defunti provenienti da Verona, Milano, Torino, Piacenza, Brescia, Cividale del Friuli, Firenze…

La colonna romana eretta nell’anno 60 e dedicata a Nerone, adesso si trova tra la Chiesa di S. Pietro e il Parlamento della Renania Palatinato ed è uno splendido esempio del grande sviluppo civile e artistico di Magonza romana.

Il cristianesimo fu portato a Magonza già nel secondo secolo da cittadini romani.

 

 

 

 

MAGONZA-VERONA e St. WILLIGIS

 

Nell’anno 983 l’Arcivescovo di Magonza St. Willigis fu convocato dall’imperatore Ottone 2° alla “dieta” (la riunione dei principi) a Verona. St. Willigis era nello stesso tempo autorità religiosa e civile, essendo Cancelliere dell’Impero. Durante la “dieta” di Verona egli ebbe in amministrazione dall’Imperatore la zona di Bingen. Inoltre, consacrò Vescovo S. Adalberto che divenne l’apostolo della Polonia.

In un certo senso a Verona c’era già un germe dell’Europa dell’ovest e dell’est formata da popoli solidali. S. Willigis fu anche il fondatore del Duomo, al quale più tardi lavorarono anche scultori lombardi. La “dieta” di Verona è stata il fondamento su cui nel 1951 avvenne il primo gemellaggio in Europa, esattamente tra le province di Bingen e Verona. Ad esso hanno seguito molti contatti tra persone e persone, ed ha giovato assai a creare un clima di solidarietà vero gli emigrati italiani.

I singoli gemellaggi con ampio scambio di solidarietà, di contatti culturali, sportivi ed artistici hanno sempre avuto un aspetto religioso. In questi incontri, infatti, si celebra una S. Messa internazionale a cui partecipano gli emigrati qui residenti.

Singoli gemellaggi si sono realizzati tra: Oppenheim-S. Ambrogio di Valpolicella; Ingelhein-S.Pietro in Cariano; Nieder-Olm/Bussolengo; Gau Algesheim/Caprino Veronese; Budesheim/S. Maria di Zevio; Bubenheim/Isola della Scala. La Chiesa barocca di St. Peter in Magona, fu affrescata da Giuseppe Ignazio Appiani, figlio di uno stuccatore lombardo, dal 1752 al 1755.

 

UN ITALIANO ILLUSTRE: ROMANO GUARDINI

 

Alcuni immigrati italiani vennero a Magonza nella seconda metà del 1800. Tra questi è la famiglia Guardini di Verona, commerciante di frutta e verdura. Il figlio Romano Guardini, nato a Verona nel 1885, fu portato a Magonza dai genitori nel 1886.

Già allora dovevano esserci parecchi italiani nella zona, perché il padre fu nominato Console italiano. Dopo gli studi al Ginnasio (attualmente Rabanus Maurus Gymnasium) e nel Seminario vescovile di Magonza, fu ordinato prete della Diocesi di Magonza; fu anche brevemente vice-curato, nel 1916, nella Parrocchia di St. Emmeran, attualmente sede della Missione Cattolica Italiana.

 

Romano Guardini chiese la nazionalità tedesca, mentre i suoi genitori e parenti rimasero italiani e tornarono in Italia. Fondò gruppi giovanili di formazione religiosa e fu definito il padre dei Movimenti giovanili cattolici tedeschi.

 

Nelle solenni celebrazioni del Centenario nel 1985 venne pubblicata la sua biografia e un francobollo commemorativo, oltre a molte conferenze e giornate di studio sulla sua opera. Una piazza di Magonza è dedicata a Romano Guardini. Nella zona di Magonza rimangono i nomi di famiglie italiane immigrate verso la fine ‘800 inizio ‘900. Per esempio: Balilla, Viviani, Della Bella, Marinoni, Rossi… Normalmente lavoravano nelle cave di pietra e nella ferrovia.

Don Giuseppe Audisio

 

 

 

 

CRONISTORIA DELLA MISSIONE

 

 

LA CHIESA DI SANT'EMMERAN

 

 

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